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PERCHÈ IL CAI ALL’ISOLA D’ELBA

Costituire una sezione del Club Alpino Italiano su di una isola conosciuta e apprezzata per il suo mare ed i suoi fondali può sembrare una velleità assurda. Non è così. Altre isole sono divenute famose per la presenza di montagne. L’Elba non è da meno. Ha un lungo crinale che l’attraversa da est a ovest, su cui i propri abitanti, prima che venissero aperte le numerose strade carrabili che collegano fra loro paesi, porti e spiagge, si muovevano prevalentemente a piedi per stretti e tortuosi sentieri. Prima, e più che uomini di mare erano questi uomini di terra. Pensando anzi alle miniere di ferro, viene da dire che erano uomini di una terra dura e faticosa.

Oggi il benessere ha cambiato aspettative e modi di vita. Andare a piedi è una scelta e una riscoperta che però non si può fare ovunque. Qui è possibile, perché i paesaggi sono meravigliosi, la natura si svela a primavera con profumi inebrianti e le temperature sono miti anche in inverno. Un bagno in mare poi ripaga della maggior fatica nel camminare in luglio e agosto.

Gli apprezzamenti dei turisti “fuori stagione” assieme al bisogno dei residenti di compensare l’affollamento estivo e di condividere il privilegio di godere del mare in inverno con amici disposti a calpestare l’isola in periodi in cui l’escursionismo è più piacevole, hanno stimolato a creare un gruppo per percorrere sentieri, crinali e raggiungere vette, tutti assieme, in compagnia.

È nata così l’idea di unirsi in una associazione che per la propria esperienza più che centenaria e per la propria struttura nazionale, ma anche internazionale, funzionasse da catalizzatore e da supporto per quelle persone che, con sorprendente dedizione, impegno e capacità si stanno occupando della manutenzione e riapertura di sentieri, della promozione e valorizzazione dell’escursionismo come fonte di conoscenza e apprezzamento del territorio.

Alle circostanze favorevoli va aggiunto l’atteggiamento propositivo e collaborativo della Direzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, l’aspirazione del Parco Minerario ad aprire i propri straordinari percorsi, l’ambizione delle Amministrazioni Comunali ad allungare la stagione turistica, la legittima e lodevole aspirazione dei residenti ad avere frequentatori dell’isola in grado di apprezzarne le innumerevoli e pregiate qualità.

Nata dall’amore per la natura e dalla solidarietà di gente che frequenta il mare, ci si aspetta che la locale “Sottosezione CAI – Isola d’Elba” ottenga riconoscimento e gratificazioni da gente che ama la natura e applica la solidarietà per aver frequentato la montagna.

Vittorio Santini
Elbano di adozione
Socio CAI dal 1974

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