• Author: michele.cer
  • Created: 19 Novembre 2017 17:49
  • Updated: 6 Dicembre 2018 15:05
Categories:
Route type: Trekking
Difficulty grade: E Escursionistico

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  • Distance Instructions
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  • Distance 4 km
  • Time 0 s
  • Speed 4.8 km/h
  • Min altitude 0 m
  • Peak 0 m
  • Climb 646 m
  • Descent 69 m

E' forse il sentiero più trafficato dell'isola d'Elba. Difficolta E. Partenza dal piazzale della Cabinovia a Marciana, arrivo in vetta al monte Capanne.
Comprende il tratto ex 2 della vecchia numerazione

Il sentiero n. 101 è la via principale e più semplice per salire sulla vetta del Monte Capanne. In alternativa è possibile utilizzare il sentiero n. 100 per escursionisti esperti attrezzati.
Si può inoltre sfruttare la cabinovia per l'ascesa e ritornare a Marciana con il sentiero n. 101. In tal caso è comunque necessario essere escursionisti esperti, dotati di calzature idonee, in quanto la discesa, in alcuni tratti, risulta piuttosto impegnativa.
Il tracciato si inerpica sulle pendici settentrionali del massiccio montuoso, fino a raggiungerne la vetta a 1019 m, la quota più alta dell'Arcipelago Toscano, da cui si può godere di un panorama mozzafiato a 360°.
Il primo tratto del tracciato, da Marciana al bivio con la GTE, ha un tempo di percorrenza circa 1 ora e 10 minuti.
Si sale lentamente in un lussureggiante castagneto che ripara dai raggi solari rendendo il cammino piacevole anche nella stagione estiva.
Percorsi circa 1.5 km, dopo aver superato un piccolo rudere, si trova, a quota 506 m, una deviazione sulla destra che conduce alla "Grotta di San Cerbone", il piccolo anfratto in cui, secondo la tradizione, dimorò il Santo durante la sua permanenza sull’isola, fino al 10 ottobre 575, data della sua morte.
Proseguendo su questo breve tracciato collaterale si attraversa un impluvio e ci si collega ad un percorso secondario, una strada per il servizio antincendio che conduce, dopo circa 2.5 km, al sentiero n. 103, nelle immediate vicinanze di Marciana, disegnando un piacevole itinerario ad anello.
Ripreso il sentiero n. 101, si passa sotto i cavi della cabinovia. Subito dopo si arriva al Romitorio di San Cerbone, non aperto al pubblico. Si può accedere al luogo di culto anche con una strada carrabile, chiusa al pubblico transito con mezzi motorizzati, che si collega con la Strada Provinciale n. 25 nei pressi di Poggio a circa 2 km da Marciana. Questa via può essere utilizzata per individuare un percorso ad anello.
Il sentiero n. 101 prosegue con maggiore pendenza inoltrandosi nella Macchia Mediterranea, successivamente “taglia” la GTE, incrociandola due volte nel breve tratto di 200 m.
Per giungere alla vetta sono poi necessari ancora circa 40 minuti di cammino su rampe assolate e panoramiche, in cui i versanti di granito vengono allo scoperto e la vegetazione si fa rada.
Il piano di calpestio del percorso in alcune zone è costituito da un movimentato lastricato, si cammina infatti su lastre che paiono manufatti ma in realtà si sono staccate dai versanti soprastanti a causa dell’azione degli agenti atmosferici.
Nel corso della salita è consigliato fare delle soste; se avete un binocolo potreste osservare i mufloni muoversi con incredibile abilità sui versanti scoscesi che caratterizzano gli imponenti contrafforti del Monte Capanne.

E’ forse il sentiero più trafficato dell’isola d’Elba. Difficolta E. Partenza dal piazzale della Cabinovia a Marciana, arrivo in vetta al monte Capanne.
Comprende il tratto ex 2 della vecchia numerazione

Il sentiero n. 101 è la via principale e più semplice per salire sulla vetta del Monte Capanne. In alternativa è possibile utilizzare il sentiero n. 100 per escursionisti esperti attrezzati.
Si può inoltre sfruttare la cabinovia per l’ascesa e ritornare a Marciana con il sentiero n. 101. In tal caso è comunque necessario essere escursionisti esperti, dotati di calzature idonee, in quanto la discesa, in alcuni tratti, risulta piuttosto impegnativa.
Il tracciato si inerpica sulle pendici settentrionali del massiccio montuoso, fino a raggiungerne la vetta a 1019 m, la quota più alta dell’Arcipelago Toscano, da cui si può godere di un panorama mozzafiato a 360°.
Il primo tratto del tracciato, da Marciana al bivio con la GTE, ha un tempo di percorrenza circa 1 ora e 10 minuti.
Si sale lentamente in un lussureggiante castagneto che ripara dai raggi solari rendendo il cammino piacevole anche nella stagione estiva.
Percorsi circa 1.5 km, dopo aver superato un piccolo rudere, si trova, a quota 506 m, una deviazione sulla destra che conduce alla “Grotta di San Cerbone”, il piccolo anfratto in cui, secondo la tradizione, dimorò il Santo durante la sua permanenza sull’isola, fino al 10 ottobre 575, data della sua morte.
Proseguendo su questo breve tracciato collaterale si attraversa un impluvio e ci si collega ad un percorso secondario, una strada per il servizio antincendio che conduce, dopo circa 2.5 km, al sentiero n. 103, nelle immediate vicinanze di Marciana, disegnando un piacevole itinerario ad anello.
Ripreso il sentiero n. 101, si passa sotto i cavi della cabinovia. Subito dopo si arriva al Romitorio di San Cerbone, non aperto al pubblico. Si può accedere al luogo di culto anche con una strada carrabile, chiusa al pubblico transito con mezzi motorizzati, che si collega con la Strada Provinciale n. 25 nei pressi di Poggio a circa 2 km da Marciana. Questa via può essere utilizzata per individuare un percorso ad anello.
Il sentiero n. 101 prosegue con maggiore pendenza inoltrandosi nella Macchia Mediterranea, successivamente “taglia” la GTE, incrociandola due volte nel breve tratto di 200 m.
Per giungere alla vetta sono poi necessari ancora circa 40 minuti di cammino su rampe assolate e panoramiche, in cui i versanti di granito vengono allo scoperto e la vegetazione si fa rada.
Il piano di calpestio del percorso in alcune zone è costituito da un movimentato lastricato, si cammina infatti su lastre che paiono manufatti ma in realtà si sono staccate dai versanti soprastanti a causa dell’azione degli agenti atmosferici.
Nel corso della salita è consigliato fare delle soste; se avete un binocolo potreste osservare i mufloni muoversi con incredibile abilità sui versanti scoscesi che caratterizzano gli imponenti contrafforti del Monte Capanne.

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